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Entomologia applicata
Volume IV. Parte prima: Coleotteri (da Cicindelidi a Lucanidi).
È questa la prima parte di un volume dedicato al grande ordine dei Coleotteri che, pur comprendendo il maggior numero di specie di interesse amatoriale e meramente naturalistico, o un altrettanto grande numero di specie entomofaghe e quindi in buona parte utili nel mantenimento degli equilibri biologici, non manca di annoverare entità altamente dannose nelle foreste, nei boschi, nei campi e nelle città, alle piante, ai raccolti, ai manufatti e alle strutture lignee delle stesse abitazioni. Anche gruppi “benemeriti” per la dominante utilità delle specie che li compongono possono offrire esempi di dannosa fitofagia, come accade fra i ben noti Carabidi. Frequente è poi la dannosità ai funghi coltivati da parte di specie appartenenti a grandi famiglie di quest’ordine (es. gli Stafilinidi), note soprattutto quali demolitrici di sostanze organiche vegetali in decomposizione o come predatrici di altri insetti. Buona parte del volumetto è comunque dedicata al grande gruppo degli Scarabeidi dei quali, dopo una breve trattazione degli utili coprofagi (i cosiddetti “stercorari o pillolari”), sono presentate numerose specie dai costumi tipicamente vegetariani (i cosiddetti “maggiolini”), parecchie note fin dall’antichità per le loro massive comparse devastatrici, alle quali nulla poteva essere allora opposto se non le “scomuniche” o altre pratiche che ben poco avevano di razionale, ma che comunque restano testimonianza storica delle gravi preoccupazioni di intere popolazioni di cui era minacciata la sopravvivenza. Il più classico dei maggiolini, la Melolonta, è di nuovo in aumento al Nord con l’avvento di tecniche agronomiche ecocompatibili non distruttive della biodiversità, ma le stesse tecniche ecologiche potranno contenerne l’invadenza. Il testo si conclude con una sintetica trattazione degli straordinari “Cervi volanti” o Lucanidi.
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