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Dopo i contributi che hanno visto la luce in occasione delle “Camminate ecologiche” in memoria di Renzo Videsott, Arnaldo Gabutti ha ora portato a termine una ricerca a carattere monografico sul Parco Nazionale Gran Paradiso e su Renzo Videsott, che si riferisce agli anni del dopoguerra, un periodo cruciale della storia del parco: “Gran Paradiso delle tribolazioni 1947-1953”.
Questa opera, che ha un titolo contraddittorio e intrigante, ma nello stesso tempo allettante e spontaneo, costituisce un’eccezionale documentazione storica sui primi anni di vita del ricostituito Ente autonomo, di cui fino ad oggi ben poco si sapeva, per non dire quasi nulla.
Dopo avere ottenuto nel 1947 l’approvazione della legge istitutiva dell’Ente autonomo Parco Nazionale Gran Paradiso, si trattava di lanciare il parco e di avviarlo alla sua definitiva affermazione non soltanto in Italia, ma anche sul piano internazionale. Renzo Videsott aveva idee ben precise al riguardo, maturate sul Gran Paradiso già a partire dal 1943 ed in seguito ampliate a contatto con i maggiori protezionisti del mondo in seno all’Unione Internazionale per la Protezione della Natura.
Ma le difficoltà non sono state poche, a cominciare dallo stesso Consiglio di Amministrazione del parco; al suo interno, infatti, non c’era quella cultura naturalistica e protezionistica che Videsott auspicava. Fra la sua posizione di “idealista” della protezione della natura e la mentalità burocratica e meschina di molti consiglieri c’era un abisso, come emerge dai verbali delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dai suoi diari.
Arnaldo Gabutti ha esaminato criticamente la documentazione esistente e in questa sua opera ha ricostruito con competenza e sensibilità i fatti che si sono succeduti dopo l’istituzione dell’ente autonomo. Fino ad oggi non c’è stato nessun altro studioso, storico o protezionista, che si è dedicato con tanta passione e profondità alla figura di Renzo Videsott ed alla sua attività per il Parco Nazionale Gran Paradiso. Sua è anche l’idea di una targa commemorativa di Renzo Videsott e suo il merito di averla collocata nel 1974 su un grande masso al Pian Resello, a 2700 metri di quota.
Non c’è dubbio che Renzo Videsott ha molto “tribolato” per il parco, anche all’interno dello stesso Consiglio di Amministrazione, come risulta da questo libro, che l’Autore ha voluto intitolare “Gran Paradiso delle tribolazioni” con un duplice riferimento: le difficoltà incontrate da Renzo Videsott e quelle che si incontrano nel percorrere il ghiacciaio della Tribolazione nel gruppo del Gran Paradiso. Proprio su questo ghiacciaio Gabutti ha compiuto varie escursioni scattando molte fotografie, che con un gusto ed uno stile del tutto particolari ha abbinato ad alcuni capitoli del libro.
Le “lotte” che avvenivano nel Consiglio di Amministrazione del parco, scrupolosamente riportate, ricordano per molti versi le “lotte” avvenute decenni dopo nei Consigli di Amministrazione di altri parchi, come quelli d’Abruzzo, dei Monti Sibillini e del Gargano, dei quali io stesso ho fatto parte per periodi abbastanza lunghi. C’è da domandarsi come avrebbe reagito Renzo Videsott di fronte ad alcune aberranti situazioni odierne dei parchi italiani!
Ricostituito il parco, subito si è presentato l’impellente problema dei finanziamenti sempre insufficienti ed allora Renzo Videsott si é sobbarcato ad un’estenuante lotta che si è svolta fra Aosta, Torino e Roma o meglio: fra i consiglieri delle regioni Val d’Aosta e Piemonte e i parlamentari, ministri e sottosegretari di Roma; anche qui, alla fine, Renzo Videsott la spunta e ottiene i necessari “adeguamenti”.
L’ultima parte del libro tratta della squallida vicenda del Buthier, quando Renzo Videsott è stato “rimosso” dalle trattative fra parco e Consorzio del Buthier dallo stesso Comitato esecutivo del parco; una volta avvenuto il suo allontanamento, il parco raggiunse un compromesso e così attraverso tutta la Valsavarenche è stato costruito il temuto elettrodotto che ha provocato una grave deturpazione ambientale. Però Renzo Videsott è riuscito a bloccare la strada che, contemporaneamente all’elettrodotto, doveva attraversare il colle del Nivolet e scendere in Valsavarenche.
Arnaldo Gabutti è un alpinista che ama le montagne, soprattutto quelle dell’arco alpino occidentale, le percorre da una vetta all’altra e da un rifugio all’altro, le ammira e le fotografa con maestria, come si può vedere dal saggio di fotografie qui pubblicato. Ammirato dall’azione intrapresa da Renzo Videsott per il salvataggio dello stambecco e per la riorganizzazione del Parco Nazionale Gran Paradiso, con i suoi scritti e, in particolare, con questo libro, ne ha messo in evidenza l’attività svolta e gli aspetti più significativi della sua personalità e umanità.
Con il “Gran Paradiso delle tribolazioni” e con le precedenti pubblicazioni, Arnaldo Gabutti è entrato a far parte a pieno titolo del mondo dei protezionisti e degli storici della protezione della natura nel nostro paese
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