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Introduzione
La scelta della zona studiata in questo contributo non è stata autonoma da parte degli autori, ma è da considerare la risposta ad una esigenza reale: la costruzione di un reattore nucleare PEC (Prove Elementi Combustibili) a cura del CNEN (Comitato Nazionale Energia Nucleare). Le normative che regolano la concessione dell'autorizzazione per simili impianti tendono ad assicurare il funzionamento senza danni per le persone e per l'ambiente circostante. Tra le diverse richieste ve ne sono di carattere ecologico.
L'approntamento del quadro di conoscenze ambientali richieste ha chiaramente lo scopo di fissare un termine di confronto per i cambiamenti che in futuro si potranno verificare nell'ambiente. La determinazione di quanta parte di questi cambiamenti sarà da attribuire al funzionamento dell'impianto o a cause intrinseche all'ecosistema, pur nella sua condizione fortemente antropizzata, costituirà materia per quesiti che si porranno nel corso degli anni futuri.
Questo contributo non assolve completamente alle richieste di conoscenze per questa operazione. Ci si limita a delineare le condizioni della copertura vegetale, in modo tale, però, da comprendere le cause antropiche che hanno influito sulla sua diversificazione attuale, per passare quindi alla costruzione di un quadro di previsione in cui sono poste le ipotesi sulla evoluzione dei diversi tipi di vegetazione e dei rapporti dinamici che intercorrono tra di essi.
Questo contributo però risponde ad una delle richieste più qualificanti contenute nella normativa sopra ricordata; nel campo della ecologia applicata la carta della vegetazione è infatti la necessaria premessa che deve sottendere ogni intervento di una certa rilevanza sull'ambiente, perchè si possa pensare di controllare non solamente i danni del primo impatto, ma anche le modifiche graduali e le loro conseguenze che si manifesteranno in tempi medio-lunghi.
Tutto ciò vale naturalmente per quanto è possibile osservare sulla vegetazione che da parte sua, però, ha già una notevole capacità informativa, essendo una funzione complessa di fattori ambientali e biotici.
Lo studio condotto nei dintorni del Lago Brasimone è quindi da considerare, oltre che un contributo al problema contingente, anche un esempio che ci auguriamo possa avere il valore di esperienza metodologica utile per situazioni analoghe.
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