In breve Attraverso numerosi esempi e casi studio, il volume indaga, dalla scala urbana a quella architettonica, le radici del rapporto che il verde tecnologico può ricreare tra ambiente naturale e artificiale, fra città densa e paesaggio urbano, mettendo in luce le ragioni, le potenzialità, la fattibilità e le modalità del suo impiego nella residenza sociale. Presentazione del volume
L'impiego della vegetazione, come materiale nel progetto di architettura, si sta consolidando in ragione dei molteplici vantaggi che tale integrazione è in grado di produrre alle diverse scale d'intervento, dall'edificio al paesaggio. Queste potenzialità hanno portato a un crescente utilizzo di questa tecnologia anche nell'housing sociale come strategia ambientale legata al controllo del microclima e dell'efficienza energetica dell'edificio, cui si stanno affiancando altre importanti conseguenze sul piano morfo-tipologico, funzionale ed economico oltre che simbolico, psicologico ed educativo. Il testo, attraverso la raccolta e analisi di numerosi esempi e casi studio, indaga, dalla scala urbana a quella architettonica, le radici del rapporto che il verde tecnologico può ricreare tra ambiente naturale ed artificiale, fra città densa e paesaggio urbano, mettendo in luce le ragioni, le potenzialità, la fattibilità e le modalità del suo impiego nella residenza sociale, con particolare riferimento alla funzione qualificante che può svolgere per le diverse componenti dello spazio dell'alloggio e per l'esplorazione e sperimentazione di nuovi modelli di abitare. Una tassonomia ragionata illustra e confronta la varietà delle tecniche, dei sistemi costruttivi e delle potenzialità progettuali, segnalando quelle che, nell'housing sociale, meglio rispondono alle istanze della sostenibilità ambientale ed economica, considerando sia i costi di realizzazione che di gestione. Rispetto alla sfera sociale, il testo verifica altresì l'esistenza di forme di microeconomie domestiche e di modelli per il coinvolgimento diretto degli abitanti nella cura e manutenzione degli spazi verdi, al fine di stimolare scambi intergenerazionali ed interculturali, con cui innescare processi virtuosi di partecipazione, identificazione e senso di appartenenza, e con cui supportare processi educativi finalizzati al cambiamento dei comportamenti e alla sensibilizzazione nei confronti delle istanze della sostenibilità ambientale.
Oscar Eugenio Bellini, architetto, è ricercatore in Tecnologia dell'architettura presso il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano dove svolge attività didattica e di ricerca sui temi del social housing, della sostenibilità ambientale declinata alla scala dell'edificio e delle prospettive e potenzialità connesse all'integrazione della vegetazione al costruito. Laura Daglio, architetto, è ricercatore in Tecnologia dell'architettura presso il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano dove svolge attività di ricerca sui temi della residenza sociale nel progetto del nuovo e dell'esistente e della sostenibilità ambientale con particolare riferimento all'integrazione della vegetazione nell'architettura.
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