Entomologia applicata Volume II. Parte seconda: Da Neurotteri a Lepidotteri
Il vasto ordine dei Lepidotteri (classe degli Insetti) non comprende solo le variopinte farfalle diurne o le grosse e notturne falene, ben note agli amatori, ma ancora molte centinaia di specie di interesse agrario e forestale, capaci di arrecare danni seri a piante di ogni tipo, nei campi e nelle foreste, a prodotti immagazzinati, a manufatti di valore, quali tappeti, lana, pellicce e altro. Delle oltre 110.000 specie di lepidotteri conosciuti, varie decine di migliaia di specie nel mondo e varie centinaia nel nostro stesso paese appartengono a questa infausta categoria di "tignole", alle quali fa riferimento anche la Bibbia in più di un passo. A questi silenziosi e subdoli animali è dedicato quasi tutto il volume. Molte delle loro meravigliose strategie di sopravvivenza (uso delle sostanze odorose nella ricerca dei sessi e nei complicati e curiosi preliminari dell’accoppiamento, emissione di ultrasuoni per disturbare l’ecolocazione dei pipistrelli e disorientarli, migrazioni notturne a notevole altezza per centinaia di chilometri) sono trattate e illustrate. Ciascuna specie è presentata nella sua struttura macroscopica e nei particolari microscopici necessari per il riconoscimento specialistico, nei suoi vari stadi, nella sua bioetologia, che viene trattata con un’estensione proporzionale all’interesse economico. Per ciascuna di esse sono infine presentate le cause di limitazione naturale e le possibilità di un controllo chimico-biologico. Alla fine del testo, la trattazione di parecchie belle specie di farfalle diurne vale a ricordare che una discreta parte di queste policrome creature, vera fantasia del creato, finiscono, molto meno poeticamente, per suscitare l’interesse dell’entomologo applicato per le interferenze negative con gli ambienti voluti e protetti dall’uomo.
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